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GIPSOTECA ARTISTI XX SECOLO

Le opere ritrovate nel laboratorio dello Scultore Giuseppe Martini, nel Quartiere delle Vittorie a Roma , dove  nelle vicinanze nasceva allora la prima sede sperimentale della Facoltà di Architettura, ha consentito di studiare e catalogare manufatti della prima metà del novecento.

 

Sono di diverso materiale, plasmate con le tecniche più disparate e con modalità di espressione talmente complesse da dedurre che si tratti di esecuzioni a più mani:

richiamano le rotondità di Marino Marini, riportano al tocco delle impronte di Medardo Rosso, l’ispirazione di Rodin, di Wildt, dei movimenti anatomici di Giacometti, la genialità di Arturo Martini...

 

Questi manufatti, una minima parte, sono il frammento di storia di quanto accaduto alle opere nel periodo tra le due guerre.

 

Testimonianze dell’epoca raccontano:

“data l’esiguità dello spazio del suo laboratorio, Giuseppe Martini era costretto, quando era necessario, a disfarsi di bozzetti, prove, calchi in gesso, trasportandoli con una carriola e gettandoli sul margine del fiume sul lungotevere della Vittoria...".

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